La NUOVA RIVISTA DI COUNSELING FILOSOFICO, in continuazione della Rivista Italiana di Counseling Filosofico, è la prima rivista del settore in Italia, diretta a tutti i professionisti e cultori di Pratiche filosofiche.
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ISBN: 9788894672046
INDICE
EDITORIALE
Una vita felice, Lodovico Berra
Una vita felice è la principale aspirazione di ogni essere umano. Sembra essere l’obiettivo fondamentale in grado di dare la forza di esistere. Che senso avrebbe una vita in cui non vi è
felicità? Come sarebbe possibile una vita dove vi è solo dolore e sofferenza? La felicità ci dà speranza, è lo spiraglio attraverso cui passa la luce che riempie di colore la nostra esistenza. I modi per realizzarla possono essere diversi e dipendono da come si intende questo stato. C’è chi la ricerca attraverso il denaro, chi con il potere, chi con il successo, chi con la pienezza spirituale, chi con la bellezza estetica, chi con l’amore, chi attraverso una vita tranquilla oppure ricca di esperienze. Differenti sono le strade per raggiungerla ma identico è l’obiettivo a cui si aspira.
ARTICOLI
Il contadino muore con miglior garbo di Aristotele? Strategie filosofiche di fronte alla morte,
Daniela Steila
Tra i compiti della filosofia è stato spesso elencato il superamento del timore della morte, ma ci si può chiedere se davvero riflettere sul morire sia utile per affrontare la morte. Attraverso alcuni esempi tratti dalla storia del pensiero, si esaminano qui il tema della paura della morte, il significato che assume l’idea della morte per definire la vita, e come di conseguenza “saper morire” e “saper vivere” si presentino strettamente intrecciati. Già Empedocle riteneva che la filosofia avrebbe risolto il timore della morte, mostrandone la vera natura, ma è soprattutto la scuola epicurea a insistere sull’efficacia della riflessione sulla fine per liberarsi da uno dei tormenti più gravi della vita umana. Assunta la morte come un dato di fatto, ci si può interrogare non tanto sulla sua natura, ma sul suo significato, sul senso che la vita trae dalla propria stessa limitatezza e caducità. Ragionare sulla morte diviene allora rilevante non tanto per “saper morire”, quanto per “saper vivere”, poiché la coscienza del limite costitutivo dell’esistenza umana manifesta il valore insostituibile di ogni momento, unico e irripetibile per la sua ineliminabile caducità.
Morte cerebrale. Distanze intime per una fenomenologia nel trapianto di organi,
Piero Celoria
Sulla morte si riflette con un pensiero transdisciplinare sui piani biologico, filosofico e psicologico. La trapiantologia consente di approfondire tale riflessione poiché offre la possibilità di osservazione della vita, della morte e della rinascita in un tutto, in cui si sussegue e si interseca con la pratica la fenomenologia di ciò che appare, nel momento in cui si manifesta. Le nuove tecniche comportano la necessità di una analisi critica di senso, nell’ottica di provare ad affrontare i grandi temi filosofici di che cosa sia vita, di che cosa sia morte e di che cosa si debba e si possa fare nell’interesse dell’umano.
In cammino con Antigone: fenomenologia e poetica del femminile,
Monica Daccò
La filosofia come scelta esistenziale situata in un modo di essere e di fare, di pensare e di parlare, di vivere e di condividere – e di imparare: a diventare ciò che siamo, a riconoscere e a riconoscerci in legami autentici. Il counseling filosofico al femminile, dedicato alle relazioni di genere interpretate con la narrazione mito- biografica. Il laboratorio filosofico a scuola: un percorso educativo tra parole, immagini e rappresentazioni.
Vita e Morte nell’immagine della realtà e della fantasia,
Enrico Frola, Antonello Musso
Quando non rimossa la morte ci interroga e, sul piano emotivo e psicologico, da sempre suscita emozioni e bisogno di pensiero che tenti di comprenderla.
Che prevalga nella sua veste di nemica da combattere o nella sua possibilità d’essere “sorella”, essa non può lasciarci indifferenti semplicemente perchè vita e morte sono fenomeni intrinsecamente legati. Ce lo insegna la biologia con l’apoptosi, la catena alimentare e altri fenomeni noti connessi con la vita dell’organismo; ce lo testimoniano le riflessioni filosofiche e teologiche a essa inerenti.
Se la biologia è l’ambito nel quale rintracciamo le evidenze dell’intreccio vita-morte, è nell’arte che tale intreccio si lascia catturare per risuonare e restituirci immagini con le quali è significativo (e, forse, “necessario”) rapportarsi.
Angoscia di vita e angoscia di morte: differenti prospettive nell’interpretazione dell’esistenza,
Lodovico Berra
Angoscia di morte ed angoscia di vita sono due modalità simmetriche di vivere l’esistenza. Nella prima l’angoscia è generata e dominata dalla prospettiva di una inevitabile fine, che chiude inesorabilmente tutto. Nella seconda è la pesantezza della vita che genera angoscia e ove la morte è vista come soluzione e liberazione. Nell’articolo vengono trattati i presupposti teorici di queste due condizioni, arricchiti dalle parole di testimonianze concrete.
Felicità. Leopardi e Aristotele in un counseling filosofico
Anna Sordini
La felicità è un bene precario, e questa consapevolezza può oscurare, in persone particolarmente sensibili e ansiose, anche i momenti di gioia. L’articolo mostra come due autori distanti per visione del mondo e contesto storico-culturale, quali Leopardi e Aristotele, possano essere utilizzati in modo complementare per smontare l’ottimismo di maniera e le facili consolazioni che velano la tragicità dell’esistenza e per recuperare, al tempo stesso, profonde ragioni per amare la vita e costruirsi un progetto esistenziale solido.
Editor-in-chief
Lodovico E. Berra M.D., Ph.D.Editorial Board
Annarita Dibenedetto Ph.D.Rebecca Impellizzieri Ph.D.
Ada Moretti Ph.D., Psy.D.
Enzo Novara Ph.D., Psy.D.
Diego Papurello M.D., Ph.D.
Alberto Rezzi Ph.D, Psy.D..
Ezio Risatti, Psy.D.
Anna Sordini Ph.D.
Mariacarla Zunino Ph.D.